Berlusconi a misura Duomo

Pare ancora di sentirli... Beceri comunisti, fautori della campagna antiberlusconiana, avete armato il braccio di Tartaglia... D'altronde, questi sono i giorni in cui parte d'Italia si stringe attorno al suo amato presidente. Ma... riflettiamo un secondo (abitudine che abbiamo smarrito da anni): Massimo Tartaglia non è l'ultimo degli sprovveduti. Perito elettrotecnico, soffriva sì di disturbi mentali (ma in maniera così leggera che non è stato mai richiesto un periodo di degenza in case di cure o similari), ma al contempo lavorava come grafico nell'azienda del padre, lavoro che richiede uno zelo e una perizia senza pari. Quindi il giochetto dello psicolabile che si esprime a mugugni non funziona; teniamo comunque per un attimo bordone a questa teoria. La scorta - che avrebbe dovuto formare subito un cordone di protezione - evidentemente era andata un attimo in vacanza... quindi lo scopo di essere colpito era voluto... questo porta direttamente alla seconda parte della teoria. A pensar male si commette peccato, diceva quel fine pensatore di Giulio Andreotti, ma quasi sempre s'indovina: pertanto in questi giorni tumultuosi, con la maggioranza ridotta al lumicino ed una Finanziaria tra le peggiori che storia democratica rammenti (persino Fini l'ha stigmatizzata) un'arma di distrazione di massa era quella che occorreva al Principe, che così ha saldato tutta la sua biascicante coorte attorno a sé. Mentre redigo queste righe, apprendo che il Cavaliere (di cosa, poi, nessuno l'ha mai capito) dovrà riposare per almeno due settimane, affinché il decorso post-operatorio sia completo. Ecco, riposi, e assista al (triste) tramonto del Suo regno: da ora in poi dovremo - per forza - fare tutti i conti con un nuovo modo d'intendere la politica. La violenza l'aborriremo sempre, ma il clima malmostoso che ad essa ha portato speriamo sia stato spazzato via definitivamente.